Tutte le agevolazioni per rifare cornicioni, balconi, intonaci e cappotto termico

La Legge di Bilancio 2020, per quanto riguarda gli incentivi all’edilizia, conferma la proroga di un anno (31 dicembre 2020) per diverse agevolazioni fiscali. C’è ancora l’Ecobonus del 50-65% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici e detrazioni del 50% per le ristrutturazioni con tetto di 96 mila euro per singola unità immobiliare. Confermato il bonus del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici efficienti.
Torna il Bonus Verde, la cui detrazione Irpef su una spesa di 5 mila euro per la realizzazione di coperture a verde, giardini pensili, recinzioni e impianti di irrigazione scende al 36%. Arriva il Bonus Facciate che prevede una detrazione del 90% delle spese sostenute nel 2020 per i lavori relativi alla facciata. Ma solo per le aree più abitate.

Cosa è e chi ne ha diritto

L’agevolazione consiste in una detrazione d’imposta, da ripartire in 10 quote annuali costanti, pari al 90% delle spese sostenute nel 2020 per interventi, compresi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna, finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti ubicati in determinate zone. Sono ammessi al beneficio gli interventi sulle strutture opache della facciata, su balconi o su ornamenti e fregi.

In particolare, si tratta delle zone A e B individuate dall’articolo 2 del decreto n. 1444/1968 del Ministro dei lavori pubblici. La prima include le parti del territorio interessate da agglomerati urbani che rivestono carattere storico, artistico o di particolare pregio ambientale o da porzioni di essi. Comprese le aree circostanti che possono considerarsi parte integrante, per tali caratteristiche, degli agglomerati stessi. La seconda, invece, include le altre parti del territorio edificate, anche solo in parte, considerando tali le zone in cui la superficie coperta degli edifici esistenti non è inferiore al 12,5% della superficie fondiaria della zona e nelle quali la densità territoriale è superiore a 1,5 mc/mq.

Se i lavori di rifacimento della facciata, quando non sono di sola pulitura o tinteggiatura esterna, riguardano interventi che influiscono dal punto di vista termico o interessano oltre il 10% dell’intonaco della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio, è richiesto che siano soddisfatti i requisiti di cui al decreto Mise 26 giugno 2015 (“Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici”) e quelli, relativi ai valori di trasmittanza termica, indicati alla tabella 2 allegata al decreto Mise 11 marzo 2008.

Qui il testo di Agenzia delle Entrate.

Gli interventi inclusi e quelli esclusi

Per ottenere la detrazione, sarà possibile eseguire lavori che hanno l’obiettivo di recuperare e restaurare una facciata, sia di una casa privata che di un condominio. Entrando nel dettaglio, le spese ammesse alla agevolazione riguardano i lavori di intonacatura,verniciatura, ripristino di balconi, ringhiere e frontalini.

Sono, invece, escluse dall’ambito di applicazione del Bonus Facciate le spese relative agli interventi sugli impianti di illuminazione, sui pluviali, sugli impianti termici e sui cavi esterni.

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